LA PAROLA AI LETTORI - Parliamo di libri con Federica Caglioni

Buongiorno sognatori! 
Anche oggi voglio lasciare spazio alla rubrica :
L'intervistata di oggi è Federica Caglioni del blog on rainy days 

1. Qual è il tuo genere preferito?
Generalmente leggo di tutto, ma adoro il genere Fantasy. Sono cresciuta con storie di fantasia e mi piace moltissimo potermi immedesimare in avventure così lontane dalla realtà. Ovviamente non tutti i fantasy mi entusiasmano, però divoro ogni storia 😄

2. L'ultimo libro che hai letto?

Lei&Lui di Marc Levy. È un romanzo di narrativa romance ambientato a Parigi, in cui i protagonisti sono Mia e Paul. Mia è un’attrice britannica che, a un mese dalla première del suo ultimo film, scappa a Parigi per prendersi una pausa dal marito e dal lavoro. Paul, invece, è uno scrittore americano e vive nella capitale francese da sette anni. Entrambi sono alla ricerca di qualcosa che ridia slancio alle loro vite e sarà proprio il loro strano incontro a dare la spinta necessaria a mettere in moto gli eventi. È un libro meraviglioso, come tutti quelli di Levy (si capisce che è uno dei miei autori preferiti?!).

3. Il libro che stai leggendo ora?

Ne sto leggendo due al momento, L’eredità della spada di Cristina Azzali e Il tocco degli spiriti antichi di Noemi Gastaldi. Sono entrambi due fantasy, ma molto diversi l’uno dall’altro. Il primo è ambientato in un Medioevo alternativo, con continue guerre per il dominio del territorio, e il protagonista, Arthur, vi si trova in mezzo mentre cerca di capire chi è e di diventare adulto. Sono ancora all’inizio ma mi sta già catturando, perché è il tipo di fantasy che preferisco quello ambientato in epoche simili al nostro Medioevo.
il secondo invece si svolge in Italia e ha come protagoniste due donne, Lucilla e Francesca. Entrambe sono in grado di vedere gli spiriti invisibili che popolano il nostro mondo e si ritrovano coinvolte in un pericolo più grande di loro, gestendo dei poteri sconosciuti. Di questo ho letto un paio di capitoli e al momento devo ancora mettere bene in chiaro cosa ha cambiato le vite di Lucilla e Francesca. Si prospetta un storia interessante.

4. Sai già quale libro leggere dopo?

Ne ho qualche d’uno in lista, ma quelli in cima sono Favola di una falena di Alessio Del Debbio e Chocolat di Joanne Harris. Credo che inizierò uno di questi due, o magari entrambi, ovviamente dopo aver terminato almeno uno di quelli in lettura. Sono libri completamente diversi, ma entrambi mi hanno attirata per la trama. Favola di una falena racconta di quattro amici che stanno crescendo e diventando adulti, li segue dalla fine dell’estate dopo la maturità e ne osserva le vite e i loro cambiamenti. Chocolat, beh, è il libro da cui hanno tratto il film con Juliette Binoche e Johnny Depp. Vianne Rocher, la protagonista, apre una pasticceria in un piccolo paesino francese, diventando un problema per il giovane curato, ma una dolce benedizione per i cittadini 😊

5. Consigliaci qualche libro... 

Allora… Cavolo, ne consiglierei tantissimi! Vediamo, cerco di limitarmi…
Se si tratta di Fantasy, è Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas. È uno degli ultimi che ho letto e mi è piaciuto moltissimo perché ha una protagonista femminile, Cealena, davvero forte, combattiva, ma anche buona e leale. C’è un velato triangolo amoroso (che spero si rompa in favore di una coppia nei prossimi libri) con due coprotagonisti, Dorian e Chaol, davvero diversi ma con molti punti di forza che te li fanno amare entrambi – io comunque tifo per Chaol (❤).
Per un romanzo storico direi Alexandros di Valerio Massimo Manfredi, perché è un autore che riesce a restituire un’esattezza storica anche alle parti logicamente più romanzate. Questa trilogia segue in particolare la vita di Alessandro Magno e è una figura storica che mi ha sempre affascinata, sia per la sua storia che per l’alone magico che lo circonda anche oggi.
Per un romanzo fantascientifico Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. È un romanzo distopico che segue una società in cui i pompieri, invece di spegnere gli incendi, li appiccano e lo fanno per sbarazzarsi dei libri. È una bella riflessione sulla società e sulle sue degenerazioni quando si perde di vista il passato e la propria cultura, un invito a non farsi condizionare dagli altri e a pensare con la propria testa.
Ultimo consiglio è un thriller (e ne leggo veramente pochi di questi). Il codice Da Vinci di Dan Brown perché ricordo che mi ha tenuta incollata alle pagine e mi ha terrorizzata. A ogni piccolo rumore mi guardavo attorno per essere sicura che non ci fosse nessuno strano psicopatico alle mie spalle.

6. Hai delle citazioni che ami particolarmente? 

Citazioni ne ho a bizzeffe, perché le prendo da quasi tutti i libri che leggo, ma quelle cui sono più legata sono tre. La prima è di Marcel Proust ed è “Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore”. La sento molto vicina, perché è la sensazione che avverto scrivendo i miei racconti.
La seconda arriva dal libro La svastica sul Sole di Philip K. Dick: “Il guidatore del taxi pedalava vigorosamente lungo Kearny Street, diretto verso il centro di San Francisco. Potrei prendere il tram, pensò all'improvviso il signor Tagomi. La felicità nel viaggio più sereno, che fa quasi venire le lacrime agli occhi, su un oggetto che avrebbe dovuto scomparire nel 1900 ma che invece stranamente esiste ancora”. Il romanzo è ambientato in un futuro distopico e leggendola ho avvertito l’importanza e la costante presenza che il passato dovrebbe rivestire nelle nostre vite.
L’ultima deriva da una puntata di una delle mie serie tv preferite, Doctor Who, ed è “We all change, when you think about it. We are all different people all through our lives. And that’s okay, that’s good, you gotta keep moving, so long you remember all the people that you used to be. I will not forget one line of all this. Not one day. I swear. I will always remember when the Doctor was me”. In breve, dice che tutti cambiamo nel corso della nostra vita e che è una cosa normale, è giusto così, ogni esperienza ci cambia. La cosa che conta è non dimenticare mai chi siamo stati.

7. Concludiamo con una domanda cattivella... 
C'è un libro che proprio non ti è piaciuto? 

Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (e in generale, i libri di Calvino). È stato pesantissimo da leggere e anche se tratta della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, non sono riuscita proprio a farmelo piacere!! Sono arrivata alla fine solo grazie a un miracolo, credo, e mai più mi farò abbindolare da un “leggilo che è bello” se si tratta di Calvino!

A presto

Grazie Federica per la bellissima chiacchierata! Alcuni dei tuoi suggerimenti sono entrati nella mia WL. 

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