Buongiorno sognatori, oggi ci dipingiamo tutti di...
Un giallo italiano, sardo-pistoiese, dettato da un'insolita
narrazione piuttosto aspra, senza peli sulla lingua, a volte anche
ironica, ma più vicina al sarcasmo.
L'autrice racconta la storia di Efisia Caddozzu, un cognome
discutibile, ma da personaggio che nessuno, dopo aver conosciuto la
protagonista, potrà mai dimenticare.
Siamo abituati a leggere di protagoniste che si fanno immaginare
belle, dolci, delicate, o più civette, vispe, piene di sé. Efisia
non è nessuna di queste. E' bruttina, più tozza che longilinea,
naso grosso, occhi che litigano l'uno con l'altro, gambe corte e
attaccatura bassa dei capelli.
Fisionomia che diede alla mischinedda una grossa gatta da
pelare, dall'infanzia fino all'età adulta.
Non fu facile per lei portarsi addosso tutti quei difetti, per
equilibrare il suo destino, assumette un carattere forte, determinato
che le fecero attraversare il famoso '68 con grinta e astuzia.
Questo libro si articola in diversi modi, dal momento del
ritrovamento di un cadavere che tutti accomunano a quello di Efisia,
ad un alternarsi tra la sua esistenza e l'indagine del giovane
giornalista Saverio.
“DONNA ASSASSINATA SULLA BONELLINA.
Il cadavere, non ancora identificato è stato scoperto da due
bambini”
Presente e passato articolato in due luoghi, prima la Cagliari degli
anni che furono e poi la Pistoia degli anni '70-'90.
Marisa non ha voluto soffermarsi tanto sui luoghi in senso
descrittivo ma sul dialetto stretto sia sardo che toscano,
insegnandoci i detti e i vocaboli più utilizzati da sempre e se
posso permettermi, più buffi, che sottolineano gli usi e costumi della gente del posto.
Una famiglia alquanto complicata, numerosa, problematica e confusa,
quella di Efisia. Un padre professore e una madre casalinga che tutto
avrebbe voluto fare tranne stirare e cucinare per il marito per tutta
la vita. Le cugine, i nonni e gli altri parenti. Ognuno racconta le
proprie peripezie che influenzano Efisia e la fanno sentire
esattamente come si è ritrovata dalla nascita, come uno sgarro. Sa
pippia, la chiamavano sempre tutti.
Sono tanti i personaggi che si incontrano nel libro, la cugina Ada
per esempio, con la sua amata Giulietta Sprint, che da Efisia cercava
sempre di trarre il meglio e di lasciarle perle di saggezza per
migliorare il proprio fisico.
“L'uno
è bianco e l'altro è ner. Come
il latte col caffè”
Con
il tempo Efisia si dedica a Lotta Continua, alla politica del
momento, all'insegnamento e agli immigrati, conoscendo diversi uomini
che in un modo o nell'altro si pensa da subito che c'entrino con la
sua scomparsa. Saverio non si dava mai pace. Nonostante tutti
andavano contro le sue indagini da giornalista, lui avrebbe dato la
fatidica notizia, lui avrebbe scritto a caratteri cubitali sul giornale chi aveva
fatto sparire o ucciso la signorina Caddozzu.
“INQUIETANTI SCENARI SI SCHIUDONO DIETRO LA VICENDA DELLA
MAESTRA ASSASSINATA”
Seguì
tutte le tracce che lo portarono alla scoperta del passato di Efisia.
Dalle scuole, fino alla Francesca Cabrini, una delle associazioni di
cui faceva parte. Molte persone conoscevano la mischinedda,
ma
non tutti la elogiavano come si sarebbe aspettato Saverio. Nemmeno la
sua fidanzata, una palla al piede, riuscì a liberarlo da quel
pensiero. Il suo compito era scoprire la verità , con o senza l'aiuto
del commissario.
L'autrice
ci fa fare un viaggio lungo in quelle città di altri tempi,
facendoci ripercorrere le strade di chi ha vissuto nell'alta
borghesia o nelle palazzine più povere. Tra le usanze e i
pettegolezzi dei sardi e dei pistoiesi, di come non si differenziano
poi così tanto. Affronta molti argomenti che ci illuminano sui fatti
di oggi e di ieri e di come il mondo è cambiato e sta cambiando.
Marisa
ha spulciato uno per uno i dettagli più intimi della vita della
nostra Efisia Caddozzu per farci capire chi era davvero e cosa l'è
successo veramente.
Un
libro che a parer mio non si scrive facilmente, non solo per il
registro linguistico non tanto comune ad altri gialli, ma per aver
fatto di una storia come questa un vero e proprio romanzo che parla
di una ragazza nata e cresciuta con difficoltà per poi scomparire in
un modo impensabile durante la festa di San Jacopo.
P.S. Ho conosciuto personalmente Marisa Salabelle ad una presentazione in Sardegna e l'ho trovata molto spigliata come nel suo libro! Buona lettura!
Nessun commento