Recensione: "L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME" di Alice Basso


 Buongiorno sognatori! Oggi vi parlo di una certa Silvana Sarca, per gli amici Vani e per chi non la conosce Lisbeth Salander! Io vi avviso, è una di quelle persone che non si possono dimenticare, una volta conosciuta non potete fare a meno di cercarla, ma vi avviso, a casa è difficile trovarla, forse di sera tardi, ma non vi consiglio di disturbarla quando è alle prese con qualche libro o ancora peggio con del buon whisky costoso!



Vani è una ghostwriter, scrive libri che altri autori famosi firmano al posto suo e si prendono la gloria, giorni e giorni di lavoro per un misero stipendio che il suo capo Enrico Fuschi della Edizioni L'Erica le fa trovare a fine tomo! Degli scrittori fantasma non se ne sa mai niente, d'altronde nessuna casa editrice svelerebbe cosa c'è dietro a tanti romanzi che vengono pilotati verso le vette più alte ottenendo meriti solamente per portare un nome conosciuto in tutto il mondo.
Ma questo a Vani non importava molto. Quello è sempre stato il suo lavoro e lei era la migliore nel suo campo, anzi, ma che dico, lei sembrava essere nata per quel lavoro.
Una mente acuta, affilata, tagliente, potente, particolare... spero non abbia da ridire Vani, ma dovete capire che di lei è difficile parlarne con semplicità, ma ancora di più sarebbe difficile parlare con lei faccia a faccia.  Odia il mondo! Saprebbe subito come vincere la gara di “L'ultima parola”, ma io la trovo davvero una delle cose più elettrizzanti che esistano. E' la prima cosa che ho pensato appena ho iniziato a conoscerla, non smetterei mai di leggerla, ma non smetterei neanche di parlare con lei se potessi averla davanti agli occhi. Mi racconterebbe che il suo capo le ha affidato un autore noioso da prendere in prestito ogni dettaglio del suo modo di pensare, di scrivere, di ragionare, di esprimersi e che se questo avesse da ridire su qualcosa, si sarebbe offesa se mai gliene fosse fregato qualcosa! Eppure anche Vani, fantasma in ufficio e dark girl nella vita privata, ha un cuore.
Prima regola, Vani non vuole mai incontrare gli autori, con lei si parla per email, ma l'anonimato non poteva di certo durare così a lungo. Un giorno il suo capo le affida una grossa gatta da pelare, ma che dico, un grosso problema che si ripresenterà altre volte nella sua vita. Questo ha un nome: Riccardo.

Ho perso la vena [...]Non sono più capace. Così ora l'unica soluzione a cui posso ricorrere – e, mi creda, preferirei morire che abbassarmi a tanto – l'unica soluzione, dicevo, a cui posso ricorrere per mantenere i miei impegni con la casa editrice e anche per mantenere la mia faccia e la mia reputazione è questa. Sei tu.”

Tra Vani e quell'ex belloccio ex vincente, ora sull'orlo di un esaurimento nervoso, nonostante il suo tic dell'arruffarsi continuamente i capelli, succede qualcosa. Nemmeno lei l'avrebbe mai creduto, ma quando ci si perde e poi ci si ritrova un motivo ci sarà e lei lo viene a scoprire più tardi, dopo dolcetti mangiati di notte in una pasticceria e pranzi freddi condivisi a casa.
Ma presto Fuschi le affida qualcosa di più simile ad un vero e proprio caso da detective, dove il suo “potere” poteva essere usato ad uno scopo che andava al di là di un libro da finire. Un'autrice per cui stava lavorando è stata rapita e la polizia ha voluto a tutti i costi il suo prezioso aiuto.
Chi se non lei, intuitiva, perfetta osservatrice, capace di scrivere storie con meccanismi impensabili, poteva riuscire ad entrare nella mente delle persone e capire il loro essere senza mai sbagliare? Quanti di voi vorrebbero metterla alla prova? Se volete provate a chiedere, ma almeno presentatevi con una bella bottiglia di whisky e della patatine, ne sarà davvero felice!

Lei è così, vero? Riesce a entrare nella testa di tutti, ma non comprende un'acca delle cose che la riguardano da vicino.”

Alice Basso cattura. Ha fabbricato da sola la chiave giusta, quella che con una sola mandata apre ogni tipo di lettore. Parla di libri nei libri, racconta con leggerezza, ironia e particolarità la vita di Vani, a mio avviso, uno dei personaggi più indimenticabili degli ultimi tempi. Amo il suo stile, come scrive, come si esprime, come pensa. Certo, perché anche noi lettori possiamo permetterci di bussare nella sua mente e spiare qualcosa di bello, ma sempre facendo attenzione, mi raccomando! Presto la sua intervista! ;) 




Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.







3 commenti

  1. Ciao Dalila che bello, ho questo libro in libreria e dopo questa recensione piena di cuore che dovrei farlo se non gioire ed iniziarlo? *_*

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    1. Mi fa molto piacere leggere il tuo pensiero! Allora non ti resta che iniziarlo al più presto, te ne innamorerai sicuramente anche tu ;)

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  2. Mi ispira un sacco questo libro, spero di avere presto occasione di leggerlo :)

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