Recensione: "L'UOMO CHE INSEGUIVA I DESIDERI" di Phaedra Patrick edito Garzanti


Buongiorno sognalettrici, oggi vi propongo la recensione di un libro davvero speciale della Garzanti, un libro che mi ha consigliato la nostra Sara e che ho amato profondamente: L'uomo che inseguiva i desideri di Patrick Phaedra. 





Il romanzo mi ha ricordato molto UP, il cartone della Pixar, ma stavolta il nostro protagonista Arthur, un anziano signore di sessantanove anni che, invece di mantenere una promessa fatta alla moglie morta, scopre pian piano qualcosa di nuovo sulla vita della sua compagna.

"La scatola era rivestita di velluto rosso usurato dal tempo, aveva una strana aria di lusso decadente, ma fu il braccialetto con i ciondoli che racchiudeva a togliergli il respiro, sembrava molto prezioso, con le maglie in oro massiccio e il moschettone a forma di cuore, un altro cuore. Il dettaglio più curioso era sicuramente la fila di ciondoli, attaccati al braccialetto come i raggi di sole in un libro per bambini, erano otto in tutto: un elefante, un fiore, un libro, una tavolozza, una tigre, un ditale, un cuore e un anello. Arthur estrasse il braccialetto dalla scatola."

Sarà proprio il braccialetto a dare il via a questa avventura poiché Arthut decide di scoprire quale storia si cela dietro ad ogni ciondolo. Leggere questo libro è stato come immergermi in un incredibile avventura e, ad un certo punto, mi è sembrato di poter viaggiare con il protagonista attraverso le varie città alla ricerca della verità. Partendo dall'India fino a Parigi scopriremo insieme la vita di Miriam quando era ancora giovane...

"Arthur stava quasi per mettere da parte la foto di un bell’uomo con addosso un maglione nero a collo alto e un paio di pantaloni aderenti neri. portava i capelli lisciati al- l’indietro con la brillantina e guardava in camera con aria disinvolta, una mano sul fianco e gli occhi così intensi che arthur sulle prime non aveva notato la donna bassina che gli stava accanto. poi si accorse che era miriam. sua moglie era in piedi accanto a quella specie di pavone impettito e lo fissava con occhi adoranti."

È incredibile come una coppia che ha vissuto un'intera vita insiema possa ancora rappresentare una fonte di sorprese ed è questo l'elemento che ho maggiormente apprezzato. Il sentimento con cui Arthur ricorda e commemera la sua amata Miriam, l'autore è stato in grado di trasmettermi ogni singola emozione con semplicità e una profondità tale da farmi amare questa storia.

"Cara signora Yardley, amavo mia moglie con tutto il cuore. Non era perfetta, ma in fondo nessuno di noi lo è. E di sicuro non io. Sono un uomo tranquillo, non particolarmente brillante, non particolarmente bello. Mi sono chiesto a lungo cosa Miriam vedesse in me, ma qualcosa vedeva e siamo stati felici. Ho scoperto episodi del passato di mia moglie che non conoscevo. Non sapevo di lei e di Martin, dell’India e di Parigi. Potrei tra- scorrere il resto della mia vita a rimuginare, a chiedermi perché non me li abbia mai raccontati. Ma avrà avuto le sue buone ragioni, e io onestamente non credo sia stato per egoismo o per nascondere chissà che cosa. Credo l’abbia fatto per amore."

Spero che dalle mie parole sia trapelato quanto abbia significato per me questa lettura così profonda e toccante. È un libro ricco di emozioni che, una volta terminato, ti lascia una sensazione di gioia e pace indescrivibile. Ve lo consiglio davvero con tutto il cuore e aspetto con ansia di sapere cosa ne pensate!
















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