È con
grande piacere che accetto la proposta di Sara, blogger di talento e mia cara
amica, di recensire qualche romanzo sul suo blog Diario di un sogno. Penso che, da
brava professoressa, proporrò qualche classico imperdibile, ma anche opere più
attuali, che hanno colpito la mia sensibilità di lettrice.
Voglio iniziare con
un testo che mi sta particolarmente a cuore: il romanzo d’esordio della mia
amica Rita Bonfanti, uscito ai primi di novembre per le Edizioni della Goccia
di Casale Monferrato.
«Riguardo al lago non ho nulla da aggiungere che già non sappiate, eppure nel sogno ho sentito di amarlo come in quel mattino di tanti anni fa quando il profumo del temporale impregnava l’aria e la primavera bussava alla mia vita.»
Il lago di
Como è una presenza fondamentale nella vita di Cecilia…
Como, 15
agosto 1891: Sandro e Cecilia si sono appena sposati. Per coronare il suo sogno
d’amore, la giovane e bella Cecilia ha dovuto battersi contro il padre Zaverio,
un uomo duro e violento, che non approvava il suo fidanzamento con un
imbratacarte e avrebbe preferito che la figlia sposasse un tessitore,
continuando la tradizione familiare. Dopo aspre liti, dopo essersi rifiutata di
lavorare e di mangiare e aver minacciato di tagliarsi i lunghi capelli,
finalmente Cecilia l’ha avuta vinta. Ma la sua felicità non è destinata a
durare: un terribile incidente le porterà via il suo Sandro proprio nel giorno
delle nozze.
«Mamma, ho sognato il lago, non rifletteva il turchese del cielo, non era color piombo come quando imperversa il temporale.
Il lago era rosso.Le sue acque erano sangue e ho pensato al mio sangue.»
La sposa
del lago, romanzo d’esordio di Rita Bonfanti, si ispira alla storia vera della
bisnonna dell’autrice, la cui vita è stata funestata da molti eventi luttuosi.
Grazie al suo carattere volitivo, Cecilia non si è lasciata abbattere da lutti
e sventure ed è riuscita ad andare avanti con la sua vita. Un nuovo matrimonio,
figli, gioie e dolori: la vita di una donna di estrazione popolare, in un’epoca
in cui la vita di una donna poteva essere particolarmente dura.
Se lo
spunto per questo romanzo è stato ispirato da racconti familiari, l’autrice ha
sviluppato il tema compiendo accurate ricerche, grazie alle quali la
ricostruzione storica e ambientale risulta particolarmente persuasiva. Con un
linguaggio fluido ma scelto, una notevole accuratezza terminologica e
un’aggettivazione ricca, l’autrice ci accompagna nel mondo di Cecilia e dei
suoi familiari e amici. Non mancano, a vivacizzare i dialoghi, espressioni dialettali,
ricostruite con grande precisione.
La sposa
del lago, di Rita Bonfanti, Edizioni della Goccia, 2016
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